mercoledì 12 novembre 2008

Il punto della situazione

Eccoci qua, dopo un pò di tempo.
Non siamo sparite, no.
Ci siamo solo buttate nel mondo del lavoro. Le due psicologhe della comunicazione, laureate, incoronate, hanno cominciato a percorrere la loro strada. E con un discreto successo.



Siamo sempre nell'ambito della comunicazione, del marketing, dell'usabilità, e teniamo sempre presente, come guida, la psicologia della comunicazione e dei processi cognitivi.

Siete almeno un pò curiosi?
Se sì, a breve vi racconteremo nel dettaglio quali sono le nostre attuali attività.


Stay tuned!

giovedì 28 febbraio 2008

Addio tastiera e mouse

Nell'ambito della HCI si delinea in modo sempre più chiaro un futuro senza tastiera. Voce e touch screen diventeranno il modo usuale di interagire con l'interfaccia del computer, migliorando e facilitando il lavoro. Parola di Bill Gates.


Lavorare tutto il giorno al computer porta disturbi fisici come infiammazione dei nervi, mal di schiena, sindrome del tunnel carpale e tanti altri. E questi disturbi sono legati al fatto che si è obbligati a lavorare al computer stando seduti di fronte ad esso, usando mouse e tastiera, anche per molte ore consecutive. Ma le innovazioni tecnologiche stanno facendo passi da giganti per risolvere questi problemi. Lo stesso Bill Gates ha avuto la premura di avvisare il mondo che a breve, tra 5 anni, la tastiera scomparirà dalla scrivania, per essere rimpiazzata da sistemi di riconoscimento vocale o da touch screen che consentiranno di interagire con il computer senza dover muovere freneticamente le dita. Alla Carnegie Mellon University, Bill ha dichiarato che, in pratica, le tastiere si estingueranno, e che proprio su questa evoluzione dell'interazione tra uomo e macchina si basa la scommessa di casa Microsoft.
L' obiettivo, ha affermato Gates, è quello di consentire rapido accesso alle informazioni e alle tecnologie di ricerca tramite una «comunicazione unificata», che nella sua strategia sarà sviluppata tramite interfacce testuali e, soprattutto, vocali. Perché, sempre secondo Bill Gates, tramite input vocali è possibile effettuare ricerche e inserimento dati in modo più semplice e preciso rispetto a quanto avviene digitando sulla tastiera.


Di sicuro già da tempo si conosce l'utilità di interfacce "alternative". Basti pensare al grande vantaggio che possono offrire ad utenti diversamente abili. Vedremo cosa accadrà invece se tali interfacce cominceranno ad essere di uso comune. A mio parere, come sempre, non sarà facilissimo per tutti abituarsi ad una nuova modalità d'interazione, ma la manipolazione diretta faciliterà il cambiamento, perchè l'interazione corporea è un meccanismo naturale, spontaneo.

giovedì 13 settembre 2007

Web2.0: l'approccio per avere successo

Web 2.0 è il nome dato alla fase di Internet che stiamo vivendo, caratterizzata da un utente attivo e pretagonista. Come si deve allora comportare una azienda ? Ecco le "8 C del web 2.0" che indicano l'approccio necessario per avere successo.



1- Condividi: il web 2.0 segna il passaggio dal go to get web al come to me web, dove sono le aziende a muoversi verso gli utenti. Un esempio? You Tube.



2- Cambia : il web 2.0 è caratterizzato da nuove tecnologie che ormai invadono il mercato sempre più spesso. Saper cambiare e adattarsi è quindi necessario per stare al passo coi tempi.



3- Continua : in internet il lancio di un prodotto è permanente e ogni momento è buono per farlo. La presenza di un brand sul web deve essere continua perchè abbia un senso.



4- Comunica: l'importante è costruirsi una credibilità giorno per giorno e l'azienda deve riuscire a comunicare con loro andando a cercarli nei posto dove vanno gli utenti, come blog e community.



5- Convivi: nel web 2.0 si entra tutti allo stesso modo e troverai chi ti sostiene e chi ti osteggia. E' normale, basta continuare e accettare le critiche.



6- Conosci: per parlare con utenti diversi è necessario conoscere le caratteristiche degli spazi in cui comunicano per essere accettati e capiti.



7- Crea: web 2.0 ha aperto le porte a infiniti contenuti, idee e soluzioni. Internet si fa...e l'unica soluzione per contrastare una concorrenza in continua crescita è continuare a creare!



8- Collabora: internet ti costringe a collaborare con i tuoi utenti e con gli sviluppatori. E collaborando migliorerai il prodotto e disporrai di ulteriori soluzioni per farti conoscere sempre di più.

martedì 24 luglio 2007

Siti internet da vedere!!!!

Ciao a tutti! Lo so...è un po' che non ci facciamo più sentire...ma stiamo lavorando! ebbene si, per la tesi siamo state sfruttate per tre mesi io ( Franesca) in una agenzia che fa siti internet e marketing online, Raffaella invece in una società che si occupa di eye track...tecnica che vi spiegherà lei...
che ne dite di vedere i miei primi lavori???
allora andate su : http://www.aroundin.it/ e su http://www.travelitalylowcost.com/ . Il secondo, in particolare, è stato fatto da me...tutto da me..e si vede!ci sono ancora un milione di cose da fare, da migliorare e cambiare...e si vede! ma tutto sommato ne vado fiera...alla fine abbiamo studiato psicologia..non grafica! buona navigazione!

martedì 5 giugno 2007

Leggi reali per il mondo virtuale?


Second Life, il mondo virtuale più famoso e popolato, deve essere tutelato dalle leggi della vita reale oppure no? E' questo che ora il mondo si chiede dopo l'avvento dei primi omicidi tra avatar e casi pedofilia. Voi cosa ne pensate?

I sei milioni di avatar che popolano Second Life conducono tutti una vita normale: parlano, conoscono nuove persone, viaggiano , lavorano e ultimamente commettono anche crimini. Il Washington Post , in un articolo in prima pagina, si chiede se sia giusto o meno punire realmente atti compiuti nel mondo virtuale, nel, a detta dei suoi utenti, " mondo della fantasia".
Episodi di crimini virtuali sono già stati segnalati in diversi Paesi, tra tutti la Germania, che sta indagando su un caso di pedofilia nella comunità Secon Life a cause di alcune foto ritraenti un rapporto sessuale tra un adulto e un bambino.
La violenza virtuale non è certo nata con Second Life. Episodi di violenza e pedofilia sono già stati riscontrati in altri giochi online come " War of Warcraft" o Lineare II e il primo caso di violenza sessuale è stato registrato nel 1993, ma con il boom degli ultimi anni dei giochi on line e delle comunità virtuali ( Second Life in testa) la questione si sta facendo sempre più spinosa.
Psicologi e sociologi si chiedono fino a che punto si possa consentire agli utenti di sfogare le loro fantasie, quale sia il reale confine tra realtà e virtualità e quali leggi debbano essere attuate nel mondo virtuale, data l'inesistenza di confini fisici e istituzionali come nella realtà con diversi codici legislativi.
La questione è aperta e si risolverà con non poca fatica. L'importante è riuscire a far capire all'utente che , come dice lo stesso Philip Rosedale, fondatore e amministratore delegato di Linden Labs, " nella vita su Second Life dovrebbe guardare a se stesso come a un cittadino di questo nuovo posto, e non come a un cittadino del proprio paese."