giovedì 28 febbraio 2008

Addio tastiera e mouse

Nell'ambito della HCI si delinea in modo sempre più chiaro un futuro senza tastiera. Voce e touch screen diventeranno il modo usuale di interagire con l'interfaccia del computer, migliorando e facilitando il lavoro. Parola di Bill Gates.


Lavorare tutto il giorno al computer porta disturbi fisici come infiammazione dei nervi, mal di schiena, sindrome del tunnel carpale e tanti altri. E questi disturbi sono legati al fatto che si è obbligati a lavorare al computer stando seduti di fronte ad esso, usando mouse e tastiera, anche per molte ore consecutive. Ma le innovazioni tecnologiche stanno facendo passi da giganti per risolvere questi problemi. Lo stesso Bill Gates ha avuto la premura di avvisare il mondo che a breve, tra 5 anni, la tastiera scomparirà dalla scrivania, per essere rimpiazzata da sistemi di riconoscimento vocale o da touch screen che consentiranno di interagire con il computer senza dover muovere freneticamente le dita. Alla Carnegie Mellon University, Bill ha dichiarato che, in pratica, le tastiere si estingueranno, e che proprio su questa evoluzione dell'interazione tra uomo e macchina si basa la scommessa di casa Microsoft.
L' obiettivo, ha affermato Gates, è quello di consentire rapido accesso alle informazioni e alle tecnologie di ricerca tramite una «comunicazione unificata», che nella sua strategia sarà sviluppata tramite interfacce testuali e, soprattutto, vocali. Perché, sempre secondo Bill Gates, tramite input vocali è possibile effettuare ricerche e inserimento dati in modo più semplice e preciso rispetto a quanto avviene digitando sulla tastiera.


Di sicuro già da tempo si conosce l'utilità di interfacce "alternative". Basti pensare al grande vantaggio che possono offrire ad utenti diversamente abili. Vedremo cosa accadrà invece se tali interfacce cominceranno ad essere di uso comune. A mio parere, come sempre, non sarà facilissimo per tutti abituarsi ad una nuova modalità d'interazione, ma la manipolazione diretta faciliterà il cambiamento, perchè l'interazione corporea è un meccanismo naturale, spontaneo.