mercoledì 23 maggio 2007

Neuromarketing e retail design


La psicologia entra in ambiti "non tradizionali": il marketing, la vendita. Nascono quindi nuove discipline, come il neuromarketing e il retail design. L'ambito è quello della psicologia cognitiva, la quale ci dice come funziona il cervello umano, come percepiamo gli stimoli e come li elaboriamo. Anche al supermercato.

L’importante è vendere. Da parte del mondo imprenditoriale d’altronde, non è una novità il fatto che il settore marketing si adoperi per far sì che i consumatori siano sempre più invogliati a comprare. E per farlo si usano tecniche sempre più sofisticate che si avvalgono non solo delle scienze classiche del marketing - ovvero il design industriale, la pubblicità, le ricerche di mercato e la sociologia - ma anche della psicologia. Retail design è il nome di questa materia che partire dalla psicologia del consumatore si occupa di ridisegnare i punti vendita: dalle luci, agli odori e alla musica diffusi, dalla disposizione dei prodotti, al packaging, all’architettura del percorso all’interno del negozio. Neuromarketing si chiamano queste tecniche di vendita.I punti vendita di marchi famosi, ma anche i classici supermercati, si stanno quindi trasformando in luoghi dove si entra non tanto per l’esigenza di fare un determinato acquisto, ma come luoghi dove si va apparentemente a fare altro, salvo poi uscire con lo shopper pieno.

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