Comunità virtuale per gestire emergenze
Stati Uniti. Gli studiosi Ben Shneiderman e Jennifer Preece, partendo dalla constatazione che i disastri di massa non sono ben gestibili dai soli operatori del numero di emergenza, stanno studiando un sistema online, analogo a quello in uso nei social network come MySpace, da affiancare al numero per le emergenze.
Il social network è in ottima salute e cresce. Entra in ogni ambito della nostra vita, ora si rende anche utile per le emergenze di massa. Negli U.S.A. i cittadini in difficoltà sanno sempre quale numero comporre sul proprio telefono, perchè è semplice e soprattutto uno, il 911. Inondazioni, crolli, incidenti aerei e quant'altro generano caos e mobilitazione di forze. Per gestire al meglio questi eventi è fondamentale la coordinazione di enti pubblici e privati, e dei soccorsi della gente comune. E l'internet è abbastanza matura da potersene occupare. Shneiderman e Preece propongono una community response grid, un network di cittadini che collaborano con i servizi di emergenza attraverso la rete internet.
Il web offre numerose opportunità, sfruttando il concetto di comunità di pratiche:
- permette di scrivere testi, informazioni che rimangono nel tempo, fissati su un media che è anche testuale
- permette di aggiornarli in tempo reale, inserendo video, foto
- permette di coordinare operazioni in concerto con un numero di interlocutori ben superiore a quanto è permesso dalla semplice linea telefonica, che in momenti di forte stress sulle linee rischia di non reggere il carico di utenti in contemporanea.
- permette a ciascun utente di dare una descrizione dettagliata di quanto riesce a vedere e scoprire. Non esiste ridondanza: qualsiasi dettaglio può costruire un pezzetto del mosaico dell'emergenza.
- se le infrastrutture necessarie alla comunicazione saltano, ripristinare la rete è molto più facile che riallacciare le linee telefoniche disastrate.
La domanda che sorge spontanea è: come mai in Italia non c'è nemmeno un numero unico per le emergenze? A seconda del caso bisogna, a volte non senza sforzo, rammentare diverse triplette di numeri, 112, 113, 115, 118, ed è facile fare confusione. Più immediato, un unico centro di smistamento di tutte le richieste di aiuto. Si stà lavorando, e il numero unico dovrebbe arrivare anche da noi entro la fine di quest'anno.
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