martedì 20 febbraio 2007

Don't make me think



Propongo, come lettura interessante per chi si occupa come me di usabilità, la traduzione italiana di "Don't make me think", dell'americano Steve Krug, esperto di usabilità e grande comunicatore.

Titolo: Don't make me think
Autore: Steve Krug
Editore: Hops
Anno: 2001

Il libro è scritto con chiarezza, è pieno di utili esempi ed è scritto da chi lavora nel campo dell'usabilità per siti web da anni. In più declina l'usabilità nell'ambito specifico della progettazione di un'interfaccia. La giusta teoria accoppiata con la giusta pratica di base, molti esempi esemplificativi, un linguaggio informale e altamente comunicativo.

Il libro di Krug esamina con grande puntualità i maggiori problemi che si pongono nella costruzione di un sito web con particolare attenzione alla costruzione dell'interfaccia grafica e di accesso. Alcuni capitoli sono anche dedicati alla scrittura online e dunque alla redazione dei contenuti. La forza del libro è da ricercare in alcuni elementi:
  • il corredo di immagini e di esempi che l'autore porta a corredo delle sue tesi: esempi presi da siti realmente online o da siti che l'autore ha disegnato ad hoc, per ognuno dei quali vengono spiegati gli errori e le modifiche da apportare per rendere queste pagine più orientate all'utente.
  • l' enumerazione di piccole e precise "leggi" di usabilità. Ad esempio:
1-don't let me think, non mi far riflettere.
2-non leggiamo le pag web, ma le scorriamo
3-non cerchiamo la scelta migliore, ma la più soddisfacente nella condizione particolare in cui ci troviamo quando scorriamo una pagina web
4-non ci sono istruzioni da leggere, si tenta

La prima "regola", "non mi far riflettere", è il punto di partenza per effettuare un'analisi di usabilità: «È il principio dominante [...] Significa che, per quanto umanamente possibile, quando guardo una pagina web essa dovrebbe essere autoevidente. Ovvia. Autoesplicativa», dice l'autore stesso.
  • il tema dei "test di usabilità". L'unico metodo per poter far risaltare i difetti dei siti web è appunto quello di testarne la "leggibilità" su più utenti attraverso schemi d'indagine quanto più possibile efficaci.

1 commento:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)