martedì 20 febbraio 2007

Windows Vista e il paradosso della scelta


E' da qualche tempo entarata sul mercato Windows Vista, la più recente versione dei sistemi operativi della famiglia Microsoft. Ma si riscontrano problemi di utilità e di architettura dell'infrmazione.

Joel Spolsky, fondatore della Fog Creek Software, programmatore, fa notare che l’uscita dal sistema prevede in Vista nove opzioni, due icone e sette item testuali (Cambia utente, Log Off, Blocca, Iberna etc.). Per par condicio, il blog di Wired Cult of Mac nota che anche Mac OSX non è immune da difetti, con ben quattro opzioni (Riavvia, Stop, Annulla, Spegni).

Il problema non riguarda soltanto l’usabilità, ma anche l’architettura dell’informazione. Vari studi dimostrano infatti che non è tanto la numerosità delle scelte a influenzare la prestazione degli utenti, quanto la difficoltà a comprendere la differenza fra le varie opzioni e a capire cosa si troverà dopo ciascuna. Ciò che conta non è tanto il numero di clic (di opzioni, nel nostro caso) quanto la loro qualità, cioè lo sforzo cognitivo che ciascun clic richiede (o lo sforzo cognitivo per comprendere la “distanza-differenza” fra una opzione e l’altra). Ecco perché, in ogni caso, è bene che la demarcazione fra le varie scelte di un menu sia netta.

Tutto ciò ha anche un fondamento scientifico: la legge di Hick. Anche se l’applicazione di questa legge alla struttura dei menu va operata con cautela, non c’è dubbio che in molti casi essa può spiegare perché l’aumento di opzioni, specie quando la loro differenza semantica sia sfumata, provochi un aumento del tempo di reazione dell’utente e quindi un aumento dello stress cognitivo.

Sul tema, si può citare un libro di Barry Schwartz, The Paradox of Choice: Why More Is Less: i mercati attuali, la nostra società, proprio grazie alle nuove tecnologie, si stanno evolvendo sempre più verso il cosiddetto modello della “coda lunga”: una differenziazione esasperata dell’offerta e la tendenza a soddisfare contemporaneamente più mercati di nicchia. Nei numeri che descrivono la distribuzione delle vendite, la lunga coda è la parte finale del grafico: da una parte ci sono pochi prodotti che vendono molto, dall'altra molti prodotti che vendono poco. Ma la somma di questi ultimi, grazie ai negozi online, è superiore a quella dei best seller.

Esempio:
Amazon vende più libri e compact disc di un negozio "fisico", ma soprattutto ne vende pescando da un assortimento molto più ampio. E quando i consumatori possono scegliere in un'offerta "infinita", si manifesta la vera natura delle loro preferenze, che è completamente diversa.


Ma questo aumento esponenziale dell’offerta porta con sé anche un aumento di stress dovuto all’eccesso di offerta. Questo è il paradosso della scelta.

Soluzioni possibili sono ad esempio usare le stesse tecnologie emergenti - come wireless, RFID (Radio Frequency IDentification) - per contestualizzare l’offerta, presentando ad ogni utente solo le scelte che corrispondono al suo interesse.

Guarda e prova Windows Vista

Opinioni su Windows Vista

Video di presentazione di Windows Vista

Un'intervista sul concetto della "lunga coda"

Nessun commento: