martedì 27 febbraio 2007

Generazione web: e la conoscenza?


I giovani oggi hanno un'abilità nuova, la multitasking, che permette loro di svolgere più attività contemporaneamente. Si apre un interrogativo tra gli esperti cognitivi circa la reale conoscenza che i ragazzi possono raggiungere in questa particolare condizione, che ormai è parte integrante del loro essere.



Proprio oggi in università abbiamo parlato di knowledge managment, dell'importanza che ha oggi e che avrà sempre più domani, con il crescere delle tecnologie. Che poi è un pò la mia passione, quella che si stà profilando come tale da qualche tempo...sarà la mia strada?



Guarda caso oggi leggo questa notizia: sono sotto esame i giovani che studiano e allo stesso tempo mandano sms, mail, guardano tv e ascoltano l' iPod: è la generazione web, "bombardata" da tantissimi stimoli sensoriali. Secondo alcuni studi la capacità di apprendimento potrebbe venire modificata da questo bombardamento continuo di informazioni. Ma in che modo? Con quali effetti? Attenzione frammentata e difficoltà della memoria, e il dubbio che nel medio-lungo termine questo sminuzzare e moltiplicare l'attenzione potrebbe avere conseguenze negative sull'abilità di focalizzare e sviluppare capacità critiche.



In una ricerca dell'Ucla si è dimostrato che il procedimento sequenziale ( al contrario del multitasking) dell'apprendimento aiuta i teen-ager a raccogliere e memorizzare maggiori dettagli sulle cose. L'ippocampo, la parte del cervello che immagazzina e raccoglie dati, è attivo quando la conoscenza procede passo dopo passo, entra in sciopero quando è in multitasking. Al suo posto lavora lo striato, che è invece addetto alle azioni ripetitive. Un po' come sbriciolare energie. "Tutte le attività rimangono in superficie mentre la conoscenza sta in profondità", spiega Jordan Grafman, neuroscienziato cognitivo.


La generazione web, gli interessati, invece sostengono di trovarsi a loro agio a fare tutto nello stesso istante, si sentono più produttivi e meno stressati, sentono il mondo sulle dita. Uno studio recente della Kaiser Family Foundation rivela che quando i ragazzi "studiano"seduti alle loro scrivanie, per il 65% del tempo fanno altre cose, e la percentuale è in crescita. Ancora, sul Newsweek di questa settimana si cita una ricerca della British Columbia: il rumore e i disturbi ambientali accrescono le capacità cognitive della mente degli studenti. Le distrazioni aumentano la concentrazione, i pensieri e i gesti che si incrociano fanno entropia, che è disordine, ma che è anche costruzione e alla fine vita.



Sicuramente la modalià sequenziale, tipica della scrittura carta-matita, dell'oralità, ha delle caratteristiche diverse dalla modalità parallela, che caratterizza invece l'ipertesto, la multimedialità, il web. Sono due modi di organizzare le informazioni, ognuna con pro e contro per quanto riguarda la ricezione e l'utilizzo da parte dell'uomo.

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